Il monitoraggio sotto l’aspetto tecnico di tali opere, finalizzato ad evitare il degrado ed il sopravvenire di situazioni critiche che ne pregiudichino la preservazione e/o il materializzarsi di danni irreparabili, è risultato ad oggi particolarmente difficile: la quantità di opere presenti nel territorio e la loro distribuzione, con relativi budget di spesa per la preservazione e salvaguardia spesso ridotti, sono stati un ostacolo difficilmente superabile.
Le variazioni climatiche e l’inquinamento ambientale hanno indotto un ulteriore elemento di incertezza: umidità, temperatura e composizione dell’aria, uniti all’aumento di altri elementi come l’ossido di zolfo (SOx) e degli ossidi di azoto (NOx), hanno comportato un incremento dell’acidità delle precipitazioni, oltre che una maggiore aggressività della condensazione dell’umidità, con conseguente attacco alle opere d’arte particolarmente sensibili a tali composizioni